lunedì 20 ottobre 2014

Suor Cristina vuole essere toccata


 
Che bello che è vivere in questo Paese.
Fai la vita di tutti giorni, poi ad un tratto arriva sempre una notizia in grado di rendere la routine un po' meno opprimente. Corruzione, tangenti, Ruby, mafiosi che scappano in Libano, suore che cantano Madonna. 
Eh sì, non suore che cantano la Madonna, come tutti i Santi giorni. Suore che cantano Madonna. Neanche i Simpson o South Park erano stati capaci di tanto.


Forse molti liquideranno questa come l'ennesima stupidata dello Stivale, si faranno una risata, un commentino acido e passeranno oltre, ma non si rendono conto di quanto sia epocale la svolta che il brano Like A Virgin di Sister Cristina (produzione Universal) introdurrà nelle nostre vite - quanti interessanti paradossi ci libereranno dall'uggio quotidiano. 


Per la prima volta nella Storia, con il tempismo tipico con cui il sistema ecclesiastico riesce ad adeguarsi ai costumi moderni (Twitter a parte), la Chiesa entra nelle classifiche pop. Per la prima volta, possiamo essere informati dell'ultimissima novità musicale direttamente sull'Avvenire, senza doverci rivolgere a mensili specializzati come Rolling Stones, o XL. Pensate che comodità



E forse non è finita qui. Tra un paio d'anni sulla copertina dell'avvenire potremmo trovare una enorme Croce rosso fuoco: "Il nuovo album dei Justice - con le loro opinioni di Nostra Santità". E non è finita qui.
Nell'articolo dell'Avvenire, Suor Cristina dichiara: «L’ho scelta io. Senza nessuna volontà di provocare o di scandalizzare. Leggendo il testo, senza farsi influenzare dai precedenti, si scopre che è una canzone sulla capacità dell’amore di fare nuove le persone. Di riscattarle dal loro passato. Ed è così che io ho voluto interpretarla. Per questo l’abbiamo trasformata dal brano pop-dance che era, in una ballata romantica un po’ alla Amos Lee. Cioè a qualcosa di più simile a una preghiera laica che a un brano pop». Secondo la cantante, un riarrangiamento in chiave pop romantico cambierà l'ottica d'interpretazione del testo, privandolo dell'allusione sessuale a cui fa riferimento. E perché no? Immaginatevi Bob Marley che riarrangia Faccetta Nera in versione reggae: "è una bella canzone, ho pensato di dargli un po' di groove giamacaino. In fondo il motivo è orecchiabile ed è un omaggio alle nostre sorelle in Abissinia".
 Forse, finalmente, anche i giovani cattolici, durante i sabati sera passati in Chiesa, potranno finalmente suonare Il Tempo Di Morire come tutti gli altri, basterà provvedere a riarrangiare la canzone sugli accordi di My Heart Will Go On.
Insomma, in fin dei conti una suora è pur libera di cantare: Like a virgin/ Touched for the very first time/ Like a virgin
When your heart beats/ Next to mine/ Like a virgin, ooh, ooh/ Like a virgin/ Feels so good inside/ When you hold me, and your heart beats, and you love me/
: ciò rappresenta l'estetica rock al suo apice. Il rock finalmente ha sconfitto tutti i tabù esistenti. In confronto la ballata sensuale di Elvis, Sympathy For The Devil, le pacchianate di Alice Cooper e Ozzy Osbourne, le tette di Blurred Lines sono semplici ragazzate. Questo brano è la cosa più hardcore che avessi mai sentito dai tempi di GG Allin - con la differenza che lo sentiranno le mamme, le bambine e forse persino le nonne, convinte di sostenere la Buona Causa.
Oggi, 20 Ottobre 2014, una Suora canta davanti a tutto il mondo, con fierezza, che quando qualcosa di inaspettatamente grosso entra dentro il corpo di una donna può fare male, ma anche essere inaspettatamente piacevole. 
Sono commosso. In confronto Miley Cyrus è una novellina.
La voce di Sister Cristina non sfigura affatto rispetto a quella della Regina del Pop. Al contrario, mi auguro che la Sorella s'impegni nei prossimi tempi a rivisitare il catalogo della signora Ciccone, e che la prossima cover sia questa:




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