sabato 11 ottobre 2014

3Teeth – 3Teeth









Passano le giornate, le settimane, talvolta anche i mesi, eppure il nulla.
Sfondo una porta aperta del grande mondo della ricerca dei dischi (senso figurato?).
Fingiamo che l'ottimismo come sempre regni sovrano e infatti, poi.... si salta sulla sedia, folgorati, amore a primo orecchio. Respiro. Calma. Razionalità.
Si lascia decantare, si riascolta, la conferma del sentimento: era vero.
Quattordici tracce, scorrono come coperte di vaselina su uno scivolo di burro, a patto che le orecchie siano rodate: stiamo comunque parlando di industrial (americano, ndr), il crodino lo lasciamo ai gorilla televisivi.
L'album è ben strutturato, omogeneo, non divaga, non è monotono ed è coerente, le tracce lavorano divinamente nel loro insieme, non si può chiedere di più. Vi farà muovere il cranio, volenti o nolenti, complice la meccanicità delle tracce che sembrano quasi lambire versanti EBM e nel contempo strizzare entrambi gli occhi alla chitarra. Quest'ultima vi abbraccerà e strozzerà allo stesso tempo: miracolosamente morbida nella sua ruvidezza, mentre la voce vi graffierà con potenti artigli di ferro.
Una cosa è certa, non è un album ingenuo, non esita mai, sa sempre dove e come colpire, nulla è lasciato al caso e, laddove le idee non scarseggiano, i colpi vanno a segno. Lo studio a monte è decisamente palpabile i suoni non sono né moda, né nostalgia, direi più un'azzeccata contemporaneità sapientemente miscelata.
La qualità della registrazione è all'altezza, potete infilarlo in qualsiasi amplificatore che nessun operazionale, nessun transistor e nessun woofer si metterà a piangere, forse vostra sorella che si trucca si.
Lo sto elogiando si, ma insomma, questo album è una iena addomesticata, mi diventa impossibile non rimanerne affascinato.
Cambiamo ambito sensoriale, veniamo alla vista: lato molto ben curato, anch'esso non lasciato all'incertezza, espliciti e apolitici messaggi anti-governativi misti a scenari apocalittici, caratteri glitchati, nulla di mai visto ma nulla di mal fatto.
Non è abbastanza? C'è anche l'album di remixes che non recensiamo ma che consigliamo, materiale valido.


Links:

Nessun commento:

Posta un commento